Claudio Parrini

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Comunicato stampa


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Sincresis

associazione culturale per le arti contemporanee

presenta la mostra


Più arte per tutti!

sabato 4 / domenica 5 ottobre 2014

via della Repubblica 52/54, Empoli (Firenze)

sabato: ore 14.30 / 21, domenica: h 10.30 / 20


con Lisa Batacchi, Raffaello Becucci, Lapo Binazzi (UFO), Giancarlo Norese, Claudio Parrini


e la partecipazione di Aurelio Amendola, Vito Deleonardis, Ubaldo Fadini, Filippo Falaguasta, Francesco Galluzzi, Luca Musacchio, Jacopo Renai, Luca Scarabelli


coordinamento di

Outarte

SomethingLikeThis


e il supporto tecnico di

Dituttodipiù


bitcoin friendly event


Dopo l’esperienza di “Meglio mangiare poco tutti i giorni che tanto una volta al mese”, avvenuta nel maggio scorso a Montelupo Fiorentino, in concomitanza con un mercato dell’usato organizzato da “Dituttodipiù”, il progetto arriva ora a una sorta di seconda ricognizione.


Nuovo banco di prova è Sincresis, l’Associazione culturale per le arti contemporanee diretta da Alessandra Scappini a Empoli, che nei giorni 4 e 5 ottobre 2014 ospiterà una mostra dal titolo “Più arte per tutti!”.

Come nell’operazione precedente, l’intento è quello di sondare, grazie all’iniziativa di un gruppo di artisti che si sono uniti alla causa, la relazione e il rapporto/scontro tra arte e mestiere, in quanto posizione e valore dell’artista all’interno di un sistema e della sua “sopravvivenza” nel sistema stesso… un paradigma della condizione di chiunque voglia riflettere sul significato attuale della parola “lavoro”.


Articolata sia negli spazi interni che quelli esterni della galleria, l’esposizione nasce quindi dopo attente riflessioni sulla questione dell’opera d’arte e la sua “diffusione”, attraverso le diverse esperienze economiche e di comunicazione, in particolare quelle più popolari e per così dire “anarchiche“ che oggi trovano linfa attraverso internet oppure in ambiti “alternativi“. Di discussione in discussione, è nata l’idea di rimettere in gioco la questione, di provocare il visitatore occasionale che spesso resta passivo di fronte alle manifestazioni cosiddette artistiche, e di andare a instaurare un dialogo propositivo tra artisti, collezionisti, appassionati, mecenati, semplici curiosi: cercare di non relegare tutto all’idea di istituzione, spesso con i suoi sistemi rigidi e limitativi, riferito non alla galleria in quanto tale, ma al sistema; e ribaltandone non il significato, ma il fine stesso.


La galleria si aprirà alle istanze di questi cinque artisti che, a loro volta, coinvolgeranno altri artisti, teorici e professionisti, seguendo una linea di pensiero del dialogo, andando a esporre e a creare “mercato” con le loro opere, ma anche presentando oggetti vari, concetti, progetti culturali, dimostrazioni in diretta del loro “fare arte“, mirando a riflettere sul ruolo della “produzione”.


La mostra, da semplice (si fa per dire) contenitore di oggetti d’arte, aspira a divenire un contenuto in trasformazione: ogni autore allestirà una sorta di banco, dove “mercanteggiare” le proprie produzioni, ma il banco sarà anche uno spazio di dialogo diretto, in progress, durante i due giorni dell’iniziativa. Si potrebbe definire questa una mostra “aperta”, capace di andare incontro a chi spesso si fa timido e impaurito verso le istanze più elitarie dell’arte, cercando il confronto, lo scambio, la vendita, come dire: “… una stretta di mano e l’affare è fatto!” (e si accettano bitcoin e altre criptovalute).


Il titolo, quasi uno slogan, oltre a riecheggiare una manipolazione del consenso del nostro recente passato, rivendica la presa di responsabilità degli artisti nel mettersi in gioco, nell’ambizione di uscire da un regime di regole, dal potere imperante, a testa alta, coraggiosamente… Rivendicando inoltre un proprio spazio d’azione, mettendosi in discussione, cercando di imporsi dentro le regole per poi stravolgerle, questi artisti si creano una piattaforma di mercato e di valutazione personale, sia economica (nella vendita e divulgazione del proprio impegno), che artistica, nel ruolo che un’opera assume all’interno della società “popolare“.


Oltre agli iniziatori del progetto, gli artisti Lisa Batacchi, Raffaello Becucci, Lapo Binazzi (UFO), Giancarlo Norese e Claudio Parrini, parteciperanno Vito Deleonardis le sue “Espressioni 900”, collezione di cataloghi e libri d’arte, molti dei quali vere e proprie rarità, e Jacopo Renai, con oggetti di design e altro ancora.

Inoltre, coordinati dallo storico e critico d’arte Francesco Galluzzi (con la collaborazione di Claudio Parrini), saranno presentati anche due incontri aperti al pubblico che andranno ad approfondire maggiormente la questione: sabato 4 ottobre alle ore 17, sarà il turno del filosofo Ubaldo Fadini, mentre domenica 5 ottobre, sempre alle 17, si terrà una “chiacchierata” con il fotografo Aurelio Amendola (che per l’occasione esporrà anche un suo lavoro fotografico).



manif

manifesto 100x70 (alcuni esemplari saranno firmati e messi in venfita al pubblico)





per informazioni e appuntamenti:

Sincresis Associazione Culturale per le arti contemporanee

via della Repubblica, 52/54 - 50053 Empoli (Firenze)

tel. 0571 73619; a.scappini@virgilio.it

 www.sincresisarte.org


Outarte, www.outarte.com

SomethingLikeThis, www.sltartinitiatives.tumblr.com

Dituttodipiù, www.dituttodipiu.net


Come arrivare

in auto: superstrada da Firenze o da Pisa (FI PI LI), uscita Empoli (la seconda dopo Empoli Est o Empoli Ovest), a 700 metri verso il centro di fronte alla INCOOP di Via della Repubblica;

in treno: da Firenze, da Pisa, da Siena fermata Empoli e proseguire a piedi per un chilometro in direzione Pisa.





COMUNICATO STAMPA




Meglio mangiare poco tutti i giorni che tanto una volta al mese


dal 1 al 4 maggio 2014


artisti Lapo Binazzi (UFO), Claudio Parrini, Lisa Batacchi, Giancarlo Norese, Filippo Falaguasta, Raffaello Becucci


Ditutto Dipiù”, Montelupo Fiorentino, Via del Lavoro 6, Zona industriale (mappa)

orari di apertura (11-13 / 15-24)


L’idea di un intervento presso un mercato dell’usato parte da una scelta che ci accomuna: cercare di decostruire le regole del mercato dell'arte, in cui si vende all'interno di un sistema prestabilito e chiuso, e allo stesso tempo dare nuova dignità al concetto di opera e al ruolo dell’artista trovando luoghi di bric-à-brac e situazioni per mercanteggiare o “mettersi in vendita”.

Un atto, questo, che si manifesta in maniera ludica, istintiva e dinamica ma che è per prima cosa un chiaro segno necessario di responsabilità e coraggio che mette in evidenza l’importante aspetto vitalistico di sopravvivenza sia economica che mentale.

Visto che, soprattutto in Italia, la pratica artistica è considerata come una forma professionale non identificata e che si presta troppo spesso gratuitamente a un sistema culturale che non la legittima affatto, vogliamo guardare al lavoro come unione di intenti, cooperazione e scambio di saperi partendo da piccole azioni condivise. Mercanteggiare diventa così una possibilità per fare network, relazionarci con i passanti, responsabilizzarci e capire quanto valiamo, decidendo se barattare o abbassare i prezzi in base alle affinità e alle simpatie che si possono riscontrare al momento.

Un banco di prova in cui ogni artista tenterà di unire, ognuno a proprio modo, la propria “rivoluzione” ai prezzi.

Oggetti, opere d'arte, libri, multipli di vario genere, vendite, scambi, ritenute d’acconto, non vendite e paradossi avverranno in un luogo conviviale di passaggio e di sosta.

Sarà quindi anche un modo per incontrarsi con Francesco Galluzzi, Sumesh Sharma, Mattia Pellegrini, Luca Musacchio per parlare di come sia necessario ridare valore e significato alla parola lavoro.


Queste riflessioni sono maturate presso SomethingLikeThis dove da dicembre 2013 si sono tenuti degli incontri, come momenti per dare agli invitati la possibilità di conoscersi, discutere insieme e dare avvio a possibili proposte, contributi e future collaborazioni.

Da quest’anno vi è una volontà di unire diverse generazioni, provenienze, usi, costumi e capacità per proporre incontri in cui si potranno formare gruppi di lavoro per portare avanti una ricerca e un dialogo con altre realtà, locali e non, sia indipendenti che istituzionali, per avere un confronto di idee, di valori e di pratiche artistiche che possono formarsi da un luogo, espandersi e congiungersi.



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Ph credits Lisa Batacchi

L’iniziativa è stata promossa da

Di tutto di Più, www.dituttodipiu.net

Outarte, www.outarte.com

SomethingLikeThis, sltartinitiatives.tumblr.com





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